●COLLARE DI PROTEZIONE●
Il collare di protezione è contrassegnato dalle iniziali del Dominante e da una P che significa “Protezione” e significa che la sottomessa è sotto la protezione di quel particolare Dom, spesso come sua scelta in conseguenza di una relazione andata male o abusiva o del fatto che sia stata vittima di stalking o molestie di vario tipo.
Portare un collare di protezione dà alla sottomessa il tempo di guarire se necessario e la sicurezza di sapere che è al sicuro quando è in giro, in quanto è sotto protezione. E’ letteralmente inavvicinabile senza che il Dominante che la protegge ne venga informato.
Di solito si tratta di un Dominante di alto livello all’interno della Comunità a cui viene richiesto o che si è offerto di offrire la sua protezione.
Il collare di protezione non ha un limite temporale: resta lì fino a quando è necessario.
E’ un collare molto semplice, senza lucchetti o chiusure particolari, senza anelli o con un anello molto piccolo.
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●COLLARE DI CONSIDERAZIONE●
Il collare di considerazione è spesso il primo passo verso una potenziale nuova relazione tra un Dominante e una sottomessa.
Questo collare è di solito indossato per un periodo prefissato di tempo, al termine del quale, tale termine temporale può essere rinegoziato oppure la relazione può evolvere ad un livello successivo oppure, ancora, entrambe le parti possono decidere di interrompere la relazione e proseguire ognuno per la propria strada.
Un collare di considerazione non è offerto o accettato a cuor leggero, in quanto denota più di un interesse casuale ed entrambi dovrebbero essere ben consapevoli del significato che sottende a questo impegno.
E’ un’indicazione per tutti gli altri Dominanti che questa sottomessa è praticamente off-limits mentre è in un periodo di “considerazione” e che questo significa l’inizio di una potenziale relazione.
Tuttavia non è un impegno a vita e non dovrebbe esserci mai nessun rimprovero o acrimonia da parte di nessuno se uno dei due decide di tirarsi indietro.
Un collare di considerazione è di solito fatto con una catena grezza, che richiama il fatto che grezza è anche la sottomessa e la sua conoscenza dei protocolli, nonchè la sua capacità di conoscere e anticipare i bisogni del suo Dominante. Il collare poi non è chiuso con un lucchetto, ancora una volta a simboleggiare il fatto che questo stadio della relazione non è una situazione permanente e stabile.
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●COLLARE DI ADDESTRAMENTO●
Un collare di addestramento è il passo successivo e viene offerto dal Dominante dopo un periodo di tempo in cui la sottomessa ha portato il collare di considerazione.
Di solito, durante il periodo di considerazione ci sono state innumerevoli occasioni per parlare dei propri interessi comuni, preferenze, differenze, approfondendo la conoscenza delle rispettive personalità e caratteristiche, con la consapevolezza che c’è un reale potenziale perchè questa relazione potesse diventare più profonda.
Un collare di addestramento è equivalente ad un anello di fidanzamento e di solito comporta le stesse emozioni, sentimenti e responsabilità.
Allo stesso tempo dimostra agli altri Dominanti e sottomesse che questa relazione è ora ad un livello più serio e ha il potenziale per avere un impegno a lungo termine.
Il Dominante può adesso spostare l’attenzione in altre aree di addestramento e disciplina e può spesso richiedere alla sottomessa di mantenere standard più elevati rispetto al passato.
Quando una sottomessa accetta un collare di addestramento, dovrebbe già avere una sufficiente conoscenza di quello che le verrà richiesto e dovrebbe essere consapevole che il suo comportamento è un riflesso dell’addestramento che sta ricevendo dal suo Dominante.
Il collare è anche un simbolo della devozione e dell’impegno che la sottomessa ha per il Dominante.
A questo punto è possibile che vi siano dei conflitti sia per il Dominante che per la sottomessa. Il Dominante ora ha la responsabilità di questa particolare sottomessa e può a buon ragione limitare la sua esplorazione di altre relazioni D/s, a meno che questo, ovviamente, non sia stato concordato prima che possano essere coinvolte anche altre persone.
La sottomessa, dal canto suo, può far fatica a conciliare la sua mente con la sua sottomissione e il suo impegno nei confronti di una persona. Non è più disponibile per altri potenziali Dominanti e questo può portare a sentirsi meno libera dal punto di vista personale.
La forza della relazione viene messa alla prova in modo inconscio, in quanto entrambi vogliono verificare quanto forte sia l’impegno dell’altro. Le insicurezze ed i dubbi vengono analizzati e talvolta si risvegliano quando meno ce lo si aspetta. Questi elementi devono essere affrontati se si vuole che la relazione prosegua nella fase successiva.
L’onestà e la fiducia sono fondamentali in ogni relazione, ma ancora di più in questa fase, in quanto essa costituisce la pietra di volta per arrivare alla fase finale.
Il collare di addestramento può essere usato anche in un altro modo. Un Dominante può dare un collare di addestramento ad una sottomessa, con lo scopo di addestrarla e seguirla affinchè impari i corretti comportamenti e protocolli mentre cerca il suo Dominante ideale, con cui possa poi seguire una relazione D/s stabile e duratura.
Il Dominante/mentore l’aiuterà nella ricerca, dandole consigli e fornendole un addestramento mentre lo fa. Questa sottomessa viene trattata come se fosse di proprietà del Dominante/mentore, fino a quando non viene ceduta al suo futuro Dominante. Anche in questo caso, come per il collare di protezione, il Dominante/mentore è un Dominante di grande status e rispetto all’interno della comunità.
Il collare di addestramento è costituito solitamente da una catena o collare in metallo chiuso con un lucchetto, la cui chiave è in possesso del Dominante. Può avere un anello (tondo o a D).
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●COLLARE DI APPARTENENZA●
Questo collare, che spesso viene chiamato collare di schiavitù, è il passo successivo di una relazione D/s e per alcuni è anche l’0biettivo finale. Un collare formale è il riconoscimento del legame e dell’attaccamento tra un Dominante e una sottomessa e comporta lo stesso livello di impegno e di profondi sentimenti di un anello di matrimonio. Mostra devozione, rispetto reciproco ed esprime il fatto che il Dominante e la sottomessa hanno gli stessi ideali e desiderano condividere le proprie vite.
Nel dare questo collare, il Dominante mostra il suo impegno a prendersi cura della sottomessa e ad essere responsabile per lei. L’accettazione di questo collare da parte della sottomessa, è un’offerta della sua completa sottomissione al Dominante, un darsi completamente, cuore, mente, corpo e anima e fidarsi di lui con la sua stessa vita.
Questo collare significa fiducia, rispetto e impegno, elmenti che sono essenziali per una relazione D/s che duri e sia soddisfacente per entrambi.
Un collare formale viene spesso dato durante una cerimonia davanti ad amici e ad altri membri della comunità D/s. E’ un momento ricco di emozioni e di affetto da parte di entrambi ed è un onore essere invitati ad una cerimonia del genere.
Come indicato in precedenza, non tutti i Dominanti usano tutti i collari. Di solito viene usata una combinazione di essi.
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L'ABBAZIA BDSM di Abate Nero
Un mondo da conoscere. Lo scopo è quello di rendere facile e comprensibile questo mondo,a chi si avvicina per la prima volta, con curiosità o stimolato dalla ricerca di nuove sensazioni.Se volete contattarmi: abatenerodominant@gmail.com
lunedì 13 novembre 2017
IL CUCKOLD SOTTOMESSO
Il cuckold è sempre un uomo che concede alla moglie una sorta di dominazione sessuale: lei ha la sua libertà sessuale, che invece è negata all’uomo. Una ulteriore possibilità, che può dare alla coppia delle emozioni profondissime, è che la donna attui anche una vera e propria sottomissione del marito. Come in ogni pratica masochista, da questa situazione il sottomesso si sente in realtà protetto : diventando una proprietà della sua padrona, si sente tutelato da tradimenti e abbandoni, che non hanno più ragione di essere. La donna, d’altra parte verrà gratificata dal possesso del compagno e dalla possibilità di esercitare in maniera totalmente libera la sua sessualità. Per quanto riguarda il comportamento è difficile fare generalizzazioni: ogni coppia ha un ottimale situazione di equilibrio in relazione alle sue abitudini sessuali ed ai suoi gusti. Gli estremi sono quelli di una coppia in cui il marito è molto virile e capace di soddisfacenti prestazioni erotiche e l’altra di una coppia in cui invece il marito, per varie ragioni fisiche o psichiche, non è in grado di soddisfare la propria moglie. Vediamo comunque di fare qualche considerazione. Perché il gioco riesca bene occorre annullare pressochè completamente il senso di possesso e la gelosia del cuck nei riguardi della moglie, sostituendoli anzi con una sincera gioia nel vedere la felicità della sweet nei suoi giuochi erotici con il bull e con una trepida sottomissione al maschio dominante. Bisogna arrivare a trattare il cuck come un animale domestico, diciamo un cane fedele. E quindi potrà vedere e sentire tutte le attività del bull e della sweet, oppure potrà essere allontanato, perché in quel momento disturba. O potrà essere chiamato a partecipare a quei giochi che la sua condizione di sottomesso gli permettono. Ma il tutto dovrà avvenire con assoluta naturalezza. Questo drastico capovolgimento della psicologia del marito, può avvenire solo dopo un adeguato addestramento. Addestramento abbastanza facile se il marito è impotente o scarsamente dotato. Se invece il marito ha una forte carica erotica e virile, il processo sarà molto più delicato e difficile e richiederà un forte impegno sia della sweet che del bull: occorre tenere ben presente che sarebbe pericoloso se il cuck si sentisse trascurato. Il cuck deve sentirsi sempre valorizzato nel suo obbiettivo di raggiungere una piena a totale sottomissione. Rimane un componente fondamentale del trio. Semplicemente il suo ruolo viene ribaltato. Per ottenere lo scopo, sarà probabilmente necessario un sapiente uso sia del bastone che della carota. Il bastone comprende un pizzico di sadismo. Il cuck sarà di regola nudo quando arriva il bull. Meglio se con le mani legate dietro la schiena, in modo che non possa masturbarsi. E’ molto comodo legargli una corda ai genitali: la sweet potrà facilmente obbligarlo a inginocchiarsi o a mettersi in qualsiasi posizione tirando decisamente la corda. Il guardare le effusioni tra la sweet ed il bull non sarà un diritto. Sarà un privilegio che dovrà conquistarsi. Un marito virile e con normale pulsazioni sessuali non potrebbe sopportare a lungo un trattamento di questo tipo. Entra in gioco la carota, basata su soddisfazioni sessuali che mettano però in evidenza la sua sottomissione al bull. In pratica il cuck deve essere sottomesso psicologicamente al bull in modo da abituarsi a considerarlo come il maschio dominante.
E’ fondamentale per sancire e consolidare la sottomissione del cuck alla sua donna ed al bull. Questo fatto è stato confermato da moltissime sweet di coppie cuckold, che dicono di effettuare la pratica della sodomizzazione regolarmente e abitudinariamente sul marito con strap-on adatti . I mariti diventano così docili e cooperativi. In definitiva ogni marito, specie se con un forte carattere, dovrebbe essere sottoposto a questa pratica regolarmente, che anzi dovrebbe diventare, mediante una contemporanea masturbazione effettuata dalla sweet, la forma preferenziale se non unica di gratificazione sessuale del cuck. La docilità del marito è importante in quanto il controllo della sua gelosia deve essere totale. Perché infatti il rapporto sweet –bull possa essere completo e soddisfacente e perché la donna possa trovare la sua massima soddisfazione, occorre che il bull prenda il totale controllo della sua sweet. La sweet è del bull, almeno nella sfera sessuale: non ci devono essere dubbi. Il che è ovviamente possibile solo se la gelosia del cuck è perfettamente annullata. Partiamo dal presupposto che i requisiti fondamentali siano soddisfatti: il bull deve piacere fisicamente molto alla sua sweet. Deve avere un cazzo di tutto rispetto e sicuramente più prestante di quello del cuck. Deve essere un amante deciso, duraturo, fantasioso e capace. Deve avere una forte personalità atta a dominare la coppia ed in particolare la sweet. Il suo compito fondamentale sarà quello di liberare la sweet da ogni tabù ed abituarla a dare ed a provare il massimo piacere sessuale, dandosi completamente e totalmente a lui. Eventualmente anche tramite l’uso di pratiche sessuali per la sweet nuove o particolarmente audaci. La sweet deve sentirsi con orgoglio la femmina del bull e deve abituarsi a ricevere il suo cazzo ed offrire il proprio corpo e le proprie prestazioni senza remore, senza reticenze e senza vergogne. Con espressione volgare, ma espressiva si dirà che la sweet deve diventare la troia del bull e deve sentirsi orgogliosa di essere tale. Il bull metterà di norma una indicazione simbolica di possesso sulla sweet : una particolare rasatura del pube, un monile, un tatuaggio.
L’attività sessuale concessa al cuckold è soggetta di molte discussioni. In genere si ritiene che debba mantenere la razione di sesso a cui era abituato, subordinandola però al volere della sweet e del bull, che decidono quando, come e se permettere al cuckold le sue soddisfazioni sessuali. Di certo la sweet si negherà al marito prima degli incontri con il bull. E’ importante infatti che all’incontro il cuck arrivi già in una situazione psicologica di sottomissione. Il bull può riservarsi temporaneamente o permanentemente il corpo della sweet per il suo piacere. Non è raro che il cuck debba rimanere per periodi più o meni lunghi in stato di astinenza dal corpo della sua donna Spesso durante gli incontri il cuckold non può partecipare ma si deve limitare ad assistere. Alla fine gli si concederà la possibilità di masturbarsi o, in casi in cui avrà ben meritato, verrà come già detto munto dalla sweet.
E’ opportuno osservare che la suddivisione di compiti e comportamenti descritta corrisponde ad una situazione psicologica ottimale. La sweet, che riesca a vivere il gioco in maniera armoniosa e senza remore, si sentirà esaltata dalle nuove possibilità, che le vengono offerte. Infatti come donna, diventa proprietaria di un potere mai sperimentato ed estremamente gratificante. Una volta entrata nella parte difficilmente rinuncerà alla enorme gratificazione psicologica che le viene data dalla nuova libertà sessuale e dal potere immenso che acquista sul suo uomo. Il bull sa bene di essere al servizio della coppia e che la sua presenza è strumentale al rapporto dinamico e particolare che lega la coppia. Quindi il suo piacere e la sua motivazione psicologica derivano proprio dal totale e completo possesso di una bella donna e dalla contemporanea umiliazione e sottomissione del suo maschio. Il cuckold, che è in genere l’origine di tutta la vicenda, realizza nella sua totale sottomissione l’orgoglio di vedere la valorizzazione della sua donna ed il piacere del suo sacrificio a favore della stessa. Le situazioni, che si vengono a creare, suscitano spesso emozioni di fortissima intensità. Anche perché è tutta una gamma di emozioni diverse che possono manifestarsi: gelosia, paura, eccitazione, estremo piacere sessuale e quel mix di tutti questi sentimenti che creano stati di eccezionale intensità erotica. L’importante è che tutti i partecipanti giochino bene il loro ruolo. In tal caso il trio bull, sweet e cuckold sarà fonte di grandi soddisfazioni per tutti i partecipanti.
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E’ fondamentale per sancire e consolidare la sottomissione del cuck alla sua donna ed al bull. Questo fatto è stato confermato da moltissime sweet di coppie cuckold, che dicono di effettuare la pratica della sodomizzazione regolarmente e abitudinariamente sul marito con strap-on adatti . I mariti diventano così docili e cooperativi. In definitiva ogni marito, specie se con un forte carattere, dovrebbe essere sottoposto a questa pratica regolarmente, che anzi dovrebbe diventare, mediante una contemporanea masturbazione effettuata dalla sweet, la forma preferenziale se non unica di gratificazione sessuale del cuck. La docilità del marito è importante in quanto il controllo della sua gelosia deve essere totale. Perché infatti il rapporto sweet –bull possa essere completo e soddisfacente e perché la donna possa trovare la sua massima soddisfazione, occorre che il bull prenda il totale controllo della sua sweet. La sweet è del bull, almeno nella sfera sessuale: non ci devono essere dubbi. Il che è ovviamente possibile solo se la gelosia del cuck è perfettamente annullata. Partiamo dal presupposto che i requisiti fondamentali siano soddisfatti: il bull deve piacere fisicamente molto alla sua sweet. Deve avere un cazzo di tutto rispetto e sicuramente più prestante di quello del cuck. Deve essere un amante deciso, duraturo, fantasioso e capace. Deve avere una forte personalità atta a dominare la coppia ed in particolare la sweet. Il suo compito fondamentale sarà quello di liberare la sweet da ogni tabù ed abituarla a dare ed a provare il massimo piacere sessuale, dandosi completamente e totalmente a lui. Eventualmente anche tramite l’uso di pratiche sessuali per la sweet nuove o particolarmente audaci. La sweet deve sentirsi con orgoglio la femmina del bull e deve abituarsi a ricevere il suo cazzo ed offrire il proprio corpo e le proprie prestazioni senza remore, senza reticenze e senza vergogne. Con espressione volgare, ma espressiva si dirà che la sweet deve diventare la troia del bull e deve sentirsi orgogliosa di essere tale. Il bull metterà di norma una indicazione simbolica di possesso sulla sweet : una particolare rasatura del pube, un monile, un tatuaggio.
L’attività sessuale concessa al cuckold è soggetta di molte discussioni. In genere si ritiene che debba mantenere la razione di sesso a cui era abituato, subordinandola però al volere della sweet e del bull, che decidono quando, come e se permettere al cuckold le sue soddisfazioni sessuali. Di certo la sweet si negherà al marito prima degli incontri con il bull. E’ importante infatti che all’incontro il cuck arrivi già in una situazione psicologica di sottomissione. Il bull può riservarsi temporaneamente o permanentemente il corpo della sweet per il suo piacere. Non è raro che il cuck debba rimanere per periodi più o meni lunghi in stato di astinenza dal corpo della sua donna Spesso durante gli incontri il cuckold non può partecipare ma si deve limitare ad assistere. Alla fine gli si concederà la possibilità di masturbarsi o, in casi in cui avrà ben meritato, verrà come già detto munto dalla sweet.
E’ opportuno osservare che la suddivisione di compiti e comportamenti descritta corrisponde ad una situazione psicologica ottimale. La sweet, che riesca a vivere il gioco in maniera armoniosa e senza remore, si sentirà esaltata dalle nuove possibilità, che le vengono offerte. Infatti come donna, diventa proprietaria di un potere mai sperimentato ed estremamente gratificante. Una volta entrata nella parte difficilmente rinuncerà alla enorme gratificazione psicologica che le viene data dalla nuova libertà sessuale e dal potere immenso che acquista sul suo uomo. Il bull sa bene di essere al servizio della coppia e che la sua presenza è strumentale al rapporto dinamico e particolare che lega la coppia. Quindi il suo piacere e la sua motivazione psicologica derivano proprio dal totale e completo possesso di una bella donna e dalla contemporanea umiliazione e sottomissione del suo maschio. Il cuckold, che è in genere l’origine di tutta la vicenda, realizza nella sua totale sottomissione l’orgoglio di vedere la valorizzazione della sua donna ed il piacere del suo sacrificio a favore della stessa. Le situazioni, che si vengono a creare, suscitano spesso emozioni di fortissima intensità. Anche perché è tutta una gamma di emozioni diverse che possono manifestarsi: gelosia, paura, eccitazione, estremo piacere sessuale e quel mix di tutti questi sentimenti che creano stati di eccezionale intensità erotica. L’importante è che tutti i partecipanti giochino bene il loro ruolo. In tal caso il trio bull, sweet e cuckold sarà fonte di grandi soddisfazioni per tutti i partecipanti.
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